Molti clienti ultimamente ci chiedono: ma è più conveniente stipulare un mutuo a tasso fisso o un mutuo a tasso variabile?
Allora, innanzitutto bisogna comprendere la differenza principale.
Mutuo a tasso Fisso
Il mutuo a tasso fisso è quel mutuo che nel momento in cui viene acceso e viene assicurato l’atto, da quel giorno in avanti resta e resterà sempre con la stessa rata e con lo stesso tasso d’interesse.
É legato sin dall’inizio al parametro Irs o Eurirs più lo spread, che è il guadagno della banca, però nel momento in cui viene fissato viene bloccato per tutta la durata del mutuo.
Mutuo a tasso variabile
Il mutuo a tasso variabile è quel mutuo parametrato o indicizzato al parametro appunto chiamato Euribor, con media di un mese, di 3 mesi, di 6 mesi, di 12mesi, ogni banca sceglie quello che preferisce. Più naturalmente lo spread che è appunto il guadagno della banca.
Viene stabilito inizialmente: può essere che il primo mese. i primi due mesi, i primi tre mesi, sia quello stabilito, ma poi può subire una variazione perché naturalmente segue l’andamento del mercato.
Ultimamente ci sono anche i mutui tasso variabile con cap, quindi con il tetto massimo oltre il quale qualsiasi importo superiore viene ammortizzato, o comunque viene pagato, dall’ istituto di credito, evitando di farlo pagare al cliente. Quindi cliente sa che al massimo paga quella cifra e più di quello non si va.
Che mutuo preferiscono gli istituti di credito?
Una considerazione da fare è che ultimamente, e stiamo parlando di ottobre 2022, gli istituti di credito stanno lasciando perdere il tasso fisso proprio perché in passato se n’è fatto un larghissimo uso e, considerando appunto gli incrementi dei tassi d’interesse dell’ultimo periodo e gli approvvigionamenti di ogni istituto di credito per quanto riguarda la liquidità, preferiscono naturalmente offrire denaro al tasso variabile.
Quale mutuo conviene di più?
Comunque, dette le differenze: qual è che conviene di più? È molto soggettivo.
É molto soggettivo perché quello più conveniente è sicuramente quello con il quale ti trovi meglio.
Quindi significa che se hai un reddito variabile nel tempo, perché lavori in proprio, perché il tuo reddito è variabile, perché hai dei premi o degli incentivi che te lo fanno variare periodicamente in base a dei risultati, sicuramente il mutuo a tasso variabile, è quello che diciamo riscuote o dovrebbe riscuotere un maggiore interesse nei tuoi confronti, proprio perché segue esattamente l’andamento di quello che percepisci. Quindi dei tuoi ricavi.
Al contrario, se sei un dipendente e hai un reddito fisso, il tuo reddito è sempre quello tranne qualche piccolo aumento che ci può essere nel tempo, allora in quel caso sicuramente il mutuo a tasso fisso è quello più conveniente.
A volte, in determinati periodi di tempo, come può essere ad esempio quest’ultimo, può essere che per acquistare l’immobile dei tuoi sogni il mutuo a tasso variabile sia l’unica soluzione o comunque la soluzione più appetibile, quindi in questo caso devi ragionare sicuramente tutelandoti il più possibile, ma anche in base all’obiettivo principale che hai. Quindi può essere che oggi il tuo obiettivo principale sia acquistare la casa, e un domani, grazie alla surroga del mutuo, avrai la possibilità di spostare il mutuo da una banca all’altra, e anche di cambiare la stessa tipologia di mutuo. Oppure richiedere, allo stesso istituto di credito che oggi ti dà il mutuo, di cambiarti, ad esempio, il mutuo da tasso variabile a tasso fisso. L’importante è raggiungere oggi l’obiettivo principale.
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